A Roma quest’anno è lo Stadio della Farnesina ad accogliere il Mennea Day. In pista circa 450 atleti, dagli esordienti ai senior, che hanno poi animato le numerose serie dei 200 metri con cui onorare l’impresa della Freccia del Sud. Sono stati i giovani delle scuole di atletica e delle società del Lazio ad aprire l’evento con una bella sfilata avvolta tra la bandiera tricolore e quella con i cinque cerchi. Grande emozione quando l’impianto è stato invaso dalla voce di Paolo Rosi e della sua memorabile telecronaca dell’oro olimpico di Mosca 1980. “Mi piace pensare che in mezzo a tutti questi giovani – le parole di Manuela Olivieri, moglie di Mennea – possa esserci qualcuno che magari un giorno riesca a fare quello che Pietro ha fatto nell’atletica, nello studio e nella vita. Questo è il mio augurio per tutti voi”. Presente anche il presidente FIDAL Alfio Giomi: “Il 12 settembre è un giorno indelebile per l’atletica italiana. Il 19.72 di Mennea a Città del Messico è un’impresa che resterà per sempre nella storia, continuando ad ispirare tutti coloro che amano il nostro sport”.

Con lui presenti anche il presidente FIDAL Lazio Fabio Martelli e Mario Biagini, alla guida del Comitato Provinciale Roma. Tante famiglie in tribuna compresa quella del bronzo olimpico del salto triplo Fabrizio Donato che con la moglie Patrizia Spuri e la piccola Viola non si sono voluti perdere i 200 metri della loro figlia maggiore Greta. A fare il tifo anche Andrew Howe che con la sua solita ironia le ha detto: “Fai tutto quello che ti dice papà e non fare come ho fatto io a Pescara, mi raccomando!”. Tanti altri gli azzurri che, oggi con ruoli e impegni diversi, hanno voluto esserci come la sprinter Marisa Masullo, il marciatore Marco De Luca, l’ex quattrocentista Claudio Licciardello, l’ex cinquantista Lorenzo Dessi e la triplista Eleonora D’Elicio. Perché oggi il giorno di Mennea e non potrà mai essere un giorno qualsiasi.

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