Il Campionato italiano agonistico di atletica leggera FISDIR ha regalato 3 nuovi record del Mondo e un totale di 11 record italiani. Organizzato dall’ASD AllenaMenti di Molfetta e svolto allo stadio “Cozzoli”, l’evento ha visto sfidarsi 144 atleti con disabilità intellettivo relazionale. Nonostante le alte temperature che hanno insistito sull’impianto molfettese, gli atleti sono riusciti a mettere in pista e in pedana il gran lavoro svolto nei club di appartenenza.
Il settore C21, riservato ad atleti con sindrome di Down, si è reso protagonista dei 3 primati mondiali. Un doppio record lo firma Chiara Zeni (Osha Como) che, dopo aver stracciato il crono sui 100 metri (15.29), ripete l’impresa anche nella gara dei 200 metri, diventando la prima atleta a scendere sotto il muro dei 33 secondi (32.41). Due tempi esaltanti, in ottica dell’imminente Mondiale SUDS in programma a Nymburk (Rep. Ceca, 19/26 giugno). Chiara è l’atleta da battere, lo ha dimostrato ancora una volta.
Come la Zeni anche la staffetta 4×100 della Nazionale, composta in questa occasione da Mancioli, Giannini, Capitani e Piacentini. Gli Azzurri hanno completato la gara in 59.76, tempo che manda in archivio il 59.81 realizzato dalla staffetta portoghese nel 2018.
Staffette protagoniste anche nelle società, con ASPEA Padova e Sorriso Riviera che portano a casa non solo il titolo italiano ma anche il record tricolore rispettivamente nella 4×400 maschile e nella 4×100 femminile. Chiude il quadro dei record realizzati da atleti con sindrome di Down il marchigiano Daniel Gerini. Specialista della pedana, dopo il record del Mondo nel lancio del disco realizzato un mese fa, l’atleta della Fabriano Mirasole festeggia un 10,43 m nel getto del peso (4kg).
Nel settore Open si festeggiano 5 record italiani. Due li firma Andrea Mattone. Al primo anno con i colori dell’Anthropos, l’ex Novara riscrive il crono nei 110 ostacoli (18.17) e rompe il muro dei 3000 punti al termine delle sette prove che compongono l’eptathlon (110 ostacoli, salto in alto, salto in lungo, 200 m, 1500 m, getto del peso, lancio del giavellotto), totalizzato 3019 punti.
Agnese Spotorno (Cambiaso Risso for Special), salita alla ribalta negli scorsi indoor di Ancona, si conferma in grande forma e nei 400 metri piani sigla un 1:06.45 che giunge al termine di un duello con Marta Bidoia (ASPEA Padova), che cede il record italiano alla genovese.
Applausi per Salvatore Bianca, siciliano tesserato con Anthropos, che dopo 9 anni riesce ad aggiornare il record italiano del salto in alto con un brillante 1,63 m. Era dal 2013 che nessun atleta riusciva a scalfire l’1,60 di Andrea Poiatti (Disabili Valcamonica). L’ultimo record della categoria lo sigla Serena Bettin (Trevisatletica). Nella gara del salto triplo, la trevigiana trova un 7,05 al quinto salto che migliora il (suo) 6,89 saltato nel 2019. Serena diventa così la prima a superare i 7 metri in questa specialità.

Tutti i record di Molfetta

Open
110 hs Andrea Mattone (Anthropos) – 18.17
Salto in alto Salvatore Branca (Anthropos) – 1,63 ,m
Salto triplo Serena Bettin (Trevisatletica) – 7,05 m
400 m Agnese Spotorno (Cambiaso Risso for Special) – 1:06.45
Eptathlon Andrea Mattone (Anthropos) – 3019,00 punti

C21
100 m Chiara Zeni (Osha Como) – 15.29 WR
200 m
 Chiara Zeni (Osha Como) – 32.41 WR
4×100 M
 Team Italia (Mancioli, Giannini, Capitani, Piacentini) – 59.76 WR
4×100 F
 Società (Sorriso Riviera: Muffato, Cuogo, Sorato, Beccari) – 1:29.27
4×400 M Società (ASPEA Padova: Masiero, Zugno, Casarin, Zaramella) – 6:01.33
Getto del peso (4kg) Daniel Gerini (Fabriano Mirasole) – 10,43 m

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