Ori, ori olimpici ovunque. I campionissimi di oggi, le leggende di sempre e i giovanissimi azzurri già pronti al futuro. Tutti insieme per salutare un 2021 da urlo. L’anno delle meraviglie per l’atletica è stato celebrato stamattina a Roma, al MAXXI, con la cerimonia “Atletica Italiana Awards”. Una sfilata di stelle, un fiume di emozioni, l’occasione migliore per suggellare un 2021 che ha regalato successi a ripetizione per il nostro sport, con il picco delle cinque medaglie d’oro alle Olimpiadi di Tokyo. Un anno d’oro sintetizzato dalle parole del presidente della FIDAL Stefano Mei: “Mi emoziono tutte le volte che ripenso a Tokyo, sono stati momenti incredibili. Resteranno ricordi indelebili, ancora più forti per chi è stato atleta e capisce quello che significa per i ragazzi. Non sono risultati casuali e sarebbe ingeneroso non ringraziare chi c’era prima, si è lavorato bene soprattutto negli ultimi due anni. Io spero di aver portato tranquillità, l’armonia giusta, un sorriso in più, e ho cercato di lasciar lavorare tutti tranquilli. Ci ripeteremo? Tutti dicono che è difficile, ma sono un inguaribile ottimista – ha continuato il presidente – con il direttore tecnico Antonio La Torre abbiamo parlato del futuro, dei Mondiali indoor di Belgrado, dei Mondiali di Eugene, degli Europei di Monaco di Baviera. Pensiamo già alle Olimpiadi di Parigi tra due anni e mezzo. Non ci sarà un momento di respiro, le sfide ci sono, ma preferiamo arrivarci con 5 ori, con un’estate fantastica e un anno splendido. Abbiamo risvegliato la passione degli italiani per l’atletica”. Una passione testimoniata dalle migliaia di ragazzi e ragazze che sono stati ispirati da questi campioni e che stanno invadendo i campi di tutto il Paese, eredità più bella lasciata dalle Olimpiadi: in una clip mostrata in sala, tutto l’entusiasmo delle società, colonna portante del movimento azzurro.

Nella cerimonia, organizzata dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera in partnership con ASICS e Fastweb, sono stati premiate, una dopo l’altra, le star della stagione epocale dell’atletica. La sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali ha consegnato l’Award a Massimo Stano, re della marcia 20 km ai Giochi Olimpici: “Ho guardato sul tablet la gara di Massimo e mi sono emozionata tantissimo – le sue parole – Grazie a tutti gli atleti e alla FIDAL perché ha fatto un ottimo lavoro. Con il presidente Mei c’eravamo interfacciati dicendo che la scherma aveva sempre vinto di più. Quando ci siamo incontrati dopo Tokyo erano cambiate le cose… Queste sono medaglie importanti ma solo il punto di partenza per ottenere tanti traguardi. Quando si raggiunge un obiettivo, bisogna pensare a quello immediatamente successivo: l’importante è che quante più persone in Italia possano arrivare a praticare sport”. Sempre per la marcia, con un doveroso plauso al tecnico Patrizio Parcesepe doppio oro olimpico da coach, la regina della 20 km Antonella Palmisano è stata premiata dal presidente del CONI Giovanni Malagò: “Se dicessi che si ripeteranno cinque ori nell’atletica forse mi prenderebbero per incosciente. Ma gli altri ci cominciano a temere anche nell’atletica, ed è tanta roba. A Tokyo è scattata l’emulazione: si sono tirati l’uno con l’altro, sono convinto che la staffetta ha vinto perché Marcell ha trionfato nei 100 metri. Gimbo aveva acceso l’entusiasmo. Con questo coraggio e anche con sana incoscienza nulla è precluso”. Il duetto, immancabile, tra Palmisano e Stano: “Quando ho visto che Massimo ha vinto l’oro, non potevo essere da meno…”, punge Antonella. “E chi l’ha detto che il capitano del #ParceTeam sia tu…”.

Gli aggettivi per descrivere la stagione di Marcell Jacobs sono terminati, e non da oggi. “È sempre emozionante rivedere le immagini di Tokyo, ora stiamo lavorando per riuscire a fare qualcosa di grande e per abbassare ancora il tempo nei 100. Li facciamo da poco, con il mio coach Paolo Camossi, e abbiamo scoperto tanti piccoli dettagli. Lui ci ha creduto tanto, quando correvo in 10.03 diceva che potevo fare 9.85. Abbiamo fatto anche meglio (9.80, ndr). La prossima sarà una stagione importante, proveremo a portare a casa più risultati possibili”. Il campione olimpico dei 100 e della 4×100 ha ricevuto l’Award dal presidente Mei e, in rappresentanza di ASICS Italia, dalla marketing manager Elena Bosticardo e dal direttore commerciale Sara Mascheroni. Un’altra delle istantanee che resterà della cerimonia è la ‘reunion’ della staffetta 4×100, per rivivere i brividi di Tokyo e della clamorosa vittoria azzurra. Lorenzo Patta, Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu incarnano lo sport individuale che si fa squadra e si trasforma in gruppo: “Non ho tremato, ho cercato di farmi trovare pronto al momento giusto”, esclama Patta. “Vogliamo ringraziare anche gli altri staffettisti che non hanno corso”, gli fa eco Tortu. “È vero, Manenti mi ha spiegato come correre la terza frazione”, rivela Desalu. Conclude Jacobs: “Sì, ho detto che un giorno vorrei provare l’ultima frazione, ma squadra che vince non si cambia, finché vinceremo questo sarà il team”. Per loro, e per i tecnici Paolo Camossi, Salvino Tortu, Sebastian Bacchieri, Francesco Garau e Filippo Di Mulo, l’Award dal presidente Malagò e dall’Head of Brand & Communication di Fastweb Luca Pacitto. Il prof Di Mulo, responsabile della velocità azzurra, ha interpretato il pensiero comune: “Un quartetto simile non si era mai visto, è la squadra dei sogni, un percorso durato anni e il risultato non è arrivato per caso”.

E poi Gianmarco Tamberi. In collegamento video, l’oro del salto in alto, autore di una storia sensazionale di rinascita e primo italiano vincitore della Diamond League, torna sulla medaglia condivisa con Barshim: “Entrambi abbiamo attraversato momenti difficilissimi – racconta Gimbo – e Tokyo ci ha legato come fratelli. Lo saremo per sempre”. Il grazie alla direzione tecnica, con il DT Antonio La Torre e i suoi vice Roberto Pericoli e Antonio Andreozzi, lo dà la sottosegretaria Vezzali: “Guardo i ragazzi e vedo ancora tanta fame – osserva il DT – Estendo i complimenti per questa stagione a tutta l’area tecnica, a Riccardo Ingallina, a Francesco Tamborriello. Oggi è iniziato il 2022. Anzi, è iniziato con Eyob Faniel atleta europeo del mese e con il bel risultato di Giovanna Epis alla maratona di Valencia”. E nell’ideale abbraccio tra campioni di oggi e di ieri, l’oro di maratona di Atene 2004 Stefano Baldini ha premiato i finalisti olimpici presenti in sala, Filippo Randazzo e Alessandro Sibilio (“Bello vederli crescere e diventare uomini”, parola di Baldini, che li ha coccolati fin da piccoli), il bronzo europeo indoor Paolo Dal Molin è stato incoronato dal campione olimpico della 20 km di marcia di Mosca ’80 Maurizio Damilano. Che ha ribadito: “L’atletica di questa estate, e di tutto l’anno, è stata qualcosa di clamoroso”.

È il momento dei giovani e della loro stagione fantastica. Mai l’Italia aveva vinto il medagliere agli Europei under 23: a omaggiare gli ori di Tallinn 2021 Dalia Kaddari, Gaia Sabbatini, Alessandro Sibilio, Andrea Dallavalle, Simone Barontini (assente Nadia Battocletti in vista degli EuroCross di Dublino) è stata la vicepresidente vicaria del CONI Silvia Salis: “Il 2021 ha dimostrato che non esistono sport individuali ma che questo è un unico grande team, in squadra con la preparazione olimpica che ci invidia tutto il mondo: ci fate essere orgogliosi, siete esuberanti senza essere eccessivi. Rappresentate l’Italia nel modo giusto”. Gli altri giovani sul palco: l’argento mondiale U20 di Nairobi Massimiliano Luiu (alto), le staffettiste di bronzo Alessandra Iezzi, Federica Pansini, Angelica Ghergo, Alexandra Almici, premiati dal consigliere di Sport e Salute Francesco Landi (“Lo sport è l’esempio per una vita sana”) in rappresentanza del presidente Vito Cozzoli e da Anna Riccardi, membro del Consiglio di World Athletics: “Godiamoci questo anno meraviglioso che non smette di farci venire i brividi”. Quindi gli altri medagliati di Tallinn 2021, gli under 20 Lorenzo Benati, Stefano Grendene, Tommaso Boninti, Francesco Pernici, Matteo Melluzzo, Federico Guglielmi, Angelo Ulisse, Filippo Cappelletti, Lorenzo Simonelli, Cesare Caiani. L’incitamento dall’oro olimpico dei 1500 a Los Angeles 1984, Gabriella Dorio: “Sognate in grande, fate squadra, portate per sempre con voi i ricordi di ogni trasferta”. A sottolineare le loro prestazione e quelle di tutti gli azzurri, il segretario generale del CONI Carlo Mornati: “Complimenti atletica, è stato un quadriennio di semina e ora si raccoglie”. Le altre medaglie under 23: presenti Manuel Lando, Alessandro Moscardi, Riccardo Meli, Eloisa Coiro, Marta Zenoni, Andrea Cosi. “A vedervi mi viene voglia di tornare indietro con gli anni”, sospira Ivano Brugnetti, eroe della 20 km di marcia ad Atene 2004. “Come Regione Lazio faremo di tutto per sostenere queste eccellenze”, ha confermato Roberto Tavani in rappresentanza del presidente Nicola Zingaretti.

In un anno da record, non poteva mancare la premiazione degli atleti neo primatisti italiani: presenti Luminosa Bogliolo, Dario Dester, Pietro Riva, le staffettiste della 4×100 Irene Siragusa, Anna Bongiorni e Vittoria Fontana, le quattrocentiste Rebecca Borga, Eleonora Marchiando ed Eloisa Coiro, premiati dal presidente onorario della FIDAL Gianni Gola: “Faccio i complimenti ai miei successori nel ruolo di presidente della federazione, vorrei dire bravo a Stefano Mei e Alfio Giomi (ospite in sala, ndr) e a tutta la struttura della FIDAL”, il suo omaggio. A consegnare gli Award ai primatisti anche l’assessore ai Grandi eventi, Turismo e Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato: “Con gli Europei di Roma 2024 abbiamo una sfida importante tra qualche anno – ha detto – grazie Federazione, per quello che fate in città e ovunque, siete anticorpi sociali”.

Atletica Italiana Awards è stato anche il momento della consegna del Premio Bruno Zauli, edizione speciale del 2021, legata al fatto che le Olimpiadi si siano svolte proprio quest’anno, per la prima volta in anno dispari: Marcell Jacobs il vincitore per l’atletica, Gregorio Paltrinieri per gli altri sport. E proprio il nuotatore argento olimpico degli 800 stile libero e bronzo dei 10 km in acque libere è intervenuto in collegamento video: “Sto lavorando a Livigno in altura, a breve avremo i Mondiali in vasca corta. Anche se i 25 metri, per me che faccio lunghe distanze, sono poco più di una doccia! Io e l’atletica? Fuori dall’acqua sono scandaloso, però da piccolo facevo salto in alto e non ero malissimo…”. Tornano a cadenza annuale i premi giornalistici: il Premio Alfredo Berra per la carta stampa a Gaia Piccardi del Corriere della Sera (“Dopo un’Olimpiade come Tokyo è difficile immaginare qualcosa di meglio, ho scritto fiumi di inchiostro), il Premio Paolo Rosi alla voce tecnica della Rai Stefano Tilli (“Ho urlato ‘vinceeee’ a 50 metri dalla fine dei 100 di Jacobs perché avevo capito ce l’avrebbe fatta”). A premiarli il presidente Mei. In una giornata da ricordare. Per un’atletica mai così felice. Mai così vincente.

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