Continua lo straordinario momento dell’atletica italiana. Stavolta i risultati a sensazione arrivano dal meeting di La Chaux-de-Fonds, in Svizzera, per il primo appuntamento internazionale dopo i Giochi di Tokyo. Nei 400 ostacoli Ayomide Folorunso vola in 54.65 che è il secondo tempo di sempre per un’azzurra, con il primato personale migliorato di un decimo dopo due anni, in una stagione che non aveva ancora visto la 24enne emiliana delle Fiamme Oro esprimersi al massimo. Il record italiano di Yadisleidy Pedroso, stabilito nel 2013 con 54.54, è a soli undici centesimi. Torna a crescere “Ayo” che era scesa sotto i 55 secondi (54.75) quando riuscì a vincere la medaglia d’oro nel 2019 alle Universiadi di Napoli, diventando già la seconda di ogni epoca a livello nazionale. Quest’anno però aveva corso finora in 56.04 e alle Olimpiadi non ha gareggiato, anche se convocata nel gruppo della staffetta. Nel meeting svizzero si aggiudica il successo davanti ad avversarie che a Tokyo erano in pista nei 400hs: la britannica Jessie Knight, seconda oggi in 54.78, e la norvegese Line Kloster, al personale con 55.14, ma anche la sudafricana Wenda Nel, semifinalista olimpica, che chiude quarta in 55.56. La studentessa di medicina, allenata da Maurizio Pratizzoli a Fidenza (Parma), è stata più volte protagonista in maglia azzurra nelle scorse stagioni: bronzo agli Europei indoor di due anni fa con la 4×400, di cui è primatista italiana all’aperto oltre che finalista olimpica a Rio. A livello individuale nei 400 ostacoli si è piazzata quarta agli Europei del 2016, poi campionessa europea under 23 nel 2017 e due volte d’oro alle Universiadi (2017 e 2019).

A La Chaux-de-Fonds è di nuovo il giorno del primato personale per Vladimir Aceti nei 400 metri. L’azzurro raggiunge l’obiettivo con 45.58 e toglie sette centesimi al crono di 45.65 realizzato l’anno scorso nella località elvetica. Netto il progresso nei confronti del primato stagionale, che era di 46.06. Dopo i due record italiani nella 4×400 alle Olimpiadi di Tokyo, ancora una gioia per il 22enne brianzolo delle Fiamme Gialle seguito a Giussano dal tecnico Alessandro Simonelli. Al traguardo è secondo, dietro all’olandese Jochem Dobber (45.15), e con il terzo tempo complessivo visto che nell’altra serie si impone il belga Julien Watrin (45.56) mentre finisce quinto Brayan Lopez (Fiamme Azzurre) in 46.68. Nei 100 metri Irene Siragusa firma il suo miglior crono dell’anno: 11.39 nella finale B però con vento favorevole oltre il consentito (+2.2), al rientro da Tokyo dove con la staffetta 4×100 ha ritoccato nuovamente il record italiano. Poi la senese dell’Esercito corre i 200 in 23.21 (+1.6). Al maschile ancora più forte il vento alle spalle, ma è comunque notevole il 10.21 (+3.0) nei 100 dello sprinter sardo Luca Lai (Athletic Club 96 Alperia).

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