L'aula della Camera dei Deputati
L'aula della Camera dei Deputati

La Camera dei Deputati ha approvato la delega al Governo per la riforma della disciplina della crisi d’impresa e dell’insolvenza, che ha recepito anche alcuni principi contenuti nella proposta di legge presentata dal deputato toscano del Pd Edoardo Fanucci, sottoscritta anche dall’onorevole aretino Marco Donati, per risolvere concretamente i problemi di famiglie, piccole imprese e contribuenti indebitati con Equitalia: «Si tratta di un testo – sottolinea Donati – che aumenta gli strumenti di garanzia della legge “salva suicidi”, allargando la platea dei potenziali beneficiari a oltre un milione di persone che potranno così lasciarsi alle spalle il vecchio sovraindebitamento e dando allo stesso tempo la possibilità ai cittadini di vedere soddisfatti i propri diritti di credito».

Il provvedimento permette di abbandonare il tradizionale concetto di “fallimento”, come già avviene in molti paesi europei e negli Stati Uniti, spesso associato alla condanna sociale e al discredito anche personale che comporta un’esperienza imprenditoriale negativa, consentendo di tutelare gli interessi dell’imprenditore, dei piccoli creditori, a cui spesso la procedura fallimentare riserva ben poco, e l’interesse complessivo dello Stato, sul quale finiscono per gravare oneri anche sociali pesantissimi.
I punti chiave del provvedimento sono l’anticipo delle procedure di allerta, la scelta di “prevenire il rischio default quando è ancora possibile”, e il superamento della lacuna normativa relativa al fallimento dei gruppi d’imprese. Le misure, proposte, infatti, nascono dalla pratica di chi si occupa di attuare la legge sul sovraindebitamento e ha sperimentato sul campo quali correttivi si rendono necessari e quali ulteriori misure possono aiutare i contribuenti: «Le novità principali di questa legge – ricorda Marco Donati – sono: l’ampliamento delle persone fisiche che possono proporre un piano del consumatore, riduzione delle preclusioni processuali, l’apertura alle imprese sociali dei benefici della legge».

La riforma, che passa ora al Senato, punta a favorire la “messa in sicurezza” della crisi di un’azienda (o di gruppi d’imprese) facendola emergere per tempo, prima cioè che la situazione sia compromessa. L’obiettivo è quindi introdurre nel nostro ordinamento una fase preventiva di “allerta” della crisi d’impresa e di procedure per la loro risoluzione “assistita”, che permettano un effettivo rilancio. Altro obiettivo della riforma è quello di rivisitare le norme sul concordato preventivo limitandolo ai casi in cui sia possibile puntare al salvataggio dell’attività economica a rischio fallimento: «Si tratta di una proposta di legge molto importante – conclude Donati –, che mi auguro venga presto approvata e diventi quanto prima operativa perché sarà un aiuto concreto per tutte le famiglie e le imprese in difficoltà».

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