ll percorso espositivo guida i visitatori nell’universo immaginifico di Mœbius (si pronuncia con la ö tedesca), una vera e propria immersione nell’Autore e nel suo rapporto con il tempo, uno dei temi più significativi e memorabili della sua arte. Esso infatti non è il presente, il passato o il futuro, ma sembra esistere in un loop infinito (come l’œ del nome che ha la stessa forma dell’omonimo nastro di Moœbius ci ricordano) che coinvolge ogni amante del fumetto e dell’arte di qualsiasi età, in un continuo gioco di rimbalzi tra dimensioni già trascorse e destini incipienti, realtà e fantascienza, aggiungendo straniamento e sogno a tavole già di per sé strabilianti.
Oltre 300 opere, con 153 disegni originali e 174 riproduzioni di vario tipo: incisioni con autografo, stampe d’arte a tiratura limitata con autografo, stampe su Dbond, riproduzioni digitali e scenografiche.
 
In più alcune opere in realtà aumentata e Metamœbius, documentario di 52 minuti di Damian Pettigrew e Olivier Gal.
Non manca naturalmente una sezione dedicata ai legami tra Mœbius e l’Italia. Uno spazio significativo destinato alla dimensione più intima del lavoro di Mœbius, alla sua ricerca sul “deserto interiore”, con le tavole tratte da 40 jour dans le Désert B e alle sperimentazioni personali sulle forme fantastiche di cristalli. Un’intera sezione è dedicata a Dante, in occasione del settecentesimo anniversario della scomparsa del sommo poeta, e alla memorabile interpretazione mœbiusiana del Paradiso, per la Galleria Nuages. Il percorso è arricchito da Metamœbius, documentario di 52 minuti di Damian Pettigrew e Olivier Gal.
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