Un racconto coinvolgente per immagini e musica: si balla attraversando la storia d’Italia dal 1940 al 2001 con LE BAL, regia di Giancarlo Fares, in scena il 24 novembre ore 21 nell’ambito della stagione teatrale promossa da ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio con il finanziamento del Ministero per le attività Culturali, della Regione Lazio e del Comune di Viterbo.
La pista di una balera si presenta pronta ad accogliere le coppie che di lì a poco riempiranno la sala. Un luogo d’incontro in cui uomini e donne cercano gli altri, in cui si va a passare i pomeriggi. Si compiono gli ultimi passi, si rivivono le ultime memorie. Ma gli uomini e le donne che ora popolano la sala sono ancora vivi: gelosie, rancori, stilemi caratteriali radicati nell’essere umano si mostrano ed interagiscono.

Tutti ballano e progressivamente si raggiunge il momento clou: una sorta di gara di ballo a chi è più bravo, una gara in cui non vince nessuno, ma nel procedere del crescendo si arriva ad un movimento accelerato che porta i personaggi a liberarsi dal peso dell’età, ci si libera dei costumi e si torna giovani degli anni trenta.
Da questo momento è la storia a farla da padrona e la musica ne scandisce l’evolversi. La musica di fa drammaturgia e permette alle azioni di esplodere e raccontare la storia del nostro paese che si dipana dagli anni trenta, passando per la seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, la gioia della vittoria dei mondiali che unisce tutti indistintamente, il degrado, la paura dell’undici settembre e la riconquista dei valori, dell’amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, la migrazione verso il nord, l’abbigliamento, il mangiare, il modo d’esprimere le proprie emozioni.

Un racconto affidato alla musica e agli attori. Alla forza comunicativa delle azioni, dei gesti e dei suoni si accompagnano i molti cambi di costume che raccontano il susseguirsi dei decenni, i mutamenti dei colori e lo scoprirsi del corpo. Sulle note di canzoni italiane che appartengono alla memoria comune, dal Trio Lescano a Fred Bongusto, da Modugno a Mina, Renato Zero, Enrico Ruggeri, Battiato, Celentano e la Vanoni, solo per citarne alcuni, si racconta l’Italia che balla dal 1940 al 2001.
Lo spettacolo originale, nasce dalla mente di Jean-Claud Penchenat, presente come attore anche nella trasposizione cinematografica Ballando Ballando diretta da Ettore Scola.

Articolo precedenteBadminton, emozioni per il primo giorno dei campionati italiani junior e under Yonex 2018
Prossimo articoloRoma, il Capo dello Stato al festival della cultura paralimpica