Viganò, Palmitessa, Marongiu, Grassia. Questo il quartetto che, nel fine settimana del 7 e 8 aprile, ha incantato il Concaverde di Lonato. Due giornate di tiro a volo di altissima qualità, durante le quali 225 tra i migliori tiratori nazionali hanno calpestato le pedane gardesane per il primo gran premio Fitav di fossa olimpica riservato alla categoria Eccellenza e alle qualifiche Lady e Junior.

Nella categoria Eccellenza, dopo un emozionante shoot-off contro l’argento olimpico Massimo Fabbrizi, è stato Rodolfo Viganò a sollevare il fucile al cielo. L’ex forestale, ora “arruolato” tra i carabinieri, è approdato alla finale insieme a Marco Bagnoli, Dario Caretta, Albino Del Baldo, Massimo Fabbrizi e Stefano Pavan. Dopo lo step dei primi 25 lanci, a lasciare il confronto finale è stato Albino Del Baldo (120+16): non sono, infatti, bastati i 16 centri all’atleta dell’Umbriaverde per permettergli di continuare la corsa. Al round successivo è stato Stefano Pavan (119+20+4) ad abbandonare la batteria, seguito negli spogliatoi da Dario Caretta (120+22+7). La sfida a tre per le medaglie ha scaldato i cuori dei tanti appassionati giunti a Lonato per sostenere i propri beniamini, finché anche Marco Bagnoli (121+22+12), approdato in finale con il punteggio più elevato, ha dovuto arrendersi all’esuberanza delle fiamme d’argento. La medaglia d’oro è restata così affare dei due carabinieri, con Rodolfo Viganò (120+21+24+5) che, dopo una sfida al cardiopalma, è riuscito in una spettacolare rimonta con sorpasso contro il collega Massimo Fabbrizi (119+23+22+4).

Tra le Ladies, è stato invece un’inarrestabile Maria Lucia Palmitessa a fare terra bruciata delle avversarie. La poliziotta di Monopoli, oro mondiale lo scorso anno nel trap femminile juniores, era approdata in finale contro avversarie agguerrite come Jessica Rossi, campionessa del mondo in carica di fossa olimpica, Isabella Cristani, Silvana Stanco, Alessia Iezzi e Alessia Montanino. La prima delle titolatissime atlete ad abbandonare la finale è stata Alessia Iezzi (116+18), seguita negli spogliatoi dalla campionessa italiana Alessia Montanino (115+19+3) e dall’astro azzurro Silvana Stanco (112+20+9). Nella sfida per il podio, la prima a lasciare la pedana è stata l’oro olimpico di Londra 2012 Jessica Rossi (116+20+13), quindi l’irriducibile grinta agonistica di Lucia Palmitessa (114+24+20) ha avuto la meglio pure contro l’atleta della Marina Militare Isabella Cristiani (113+21+18).

Passando dai Senior agli Junior, tra i maschi il giovanissimo atleta e beniamino di casa, Samuele Faustinelli (118+21+13) è riuscito a salire sul terzo gradino del podio, preceduto dal terramano Daniele Flammini (118+21+21) e dal sassarese e detentore del titolo iridato junior Matteo Marongiu (119+22+22). Tra le femmine, infine, a imporsi è stata Giulia Grassia (114+22+20). L’atleta in forza all’esercito italiano ha avuto la meglio su avversarie di valore come Erica Sessa (113+21+19), fresco oro junior nel trap misto durante la coppa del mondo di Sidney, e la collega Alessandra Della Valle (116+21+9).

«Quando mi hanno comunicato che anche le donne, oltre agli uomini, avrebbero sparato 125 piattelli, la scelta non poteva che ricadere su Lonato – ha commentato al momento delle premiazioni Albano Pera, CT della nazionale di fossa olimpica – Non è un caso il fatto che il Concaverde sia all’apice tra le strutture di tiro a volo a livello mondiale: sui suoi campi si sono disputate tante gare importanti e continueranno a svolgersi competizioni altrettanto notevoli. Oggi è stata una gara meravigliosa, svoltasi nelle migliori condizioni possibili per permettere a ogni tiratore di esprimersi al meglio. Qui vicino si trovano aziende che sono i banchi di prova per le armi sportive, mentre Lonato è un grande banco di prova per tutti i tiratori. Grazie a tutti, atleti, direttori di tiro e organizzatori, per quanto hanno dimostrato questo fine settimana».

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