Rotterdam
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L’Italia chiude il mondiale junior vincendo 7 medaglie – 3 d’oro (quattro con, singolo e due senza femminile), 1 d’argento (quattro senza femminile), 3 di bronzo (doppio maschile, doppio e otto femminile) –, si piazza al primo posto del medagliere per nazione, davanti alla Germania, seconda, e la Repubblica Ceca, terza, e polverizza ben due record nel singolo e nel due senza femminile. Un mondiale che, seppur caratterizzato da cambiamenti repentini del meteo, ha dato grandi soddisfazioni all’Italia che si è vista sfuggire una medaglia nel quattro senza maschile che, a causa di un filaremo, si è bloccato a cinquanta metri dal traguardo quando era terzo in progressione verso la seconda posizione.

Il primo titolo mondiale della giornata è arrivato dal quattro con, formato da Lapo Londi, Andrea Panizza, Antonio Cascone, Andrea Benetti e Francesco Tassia al timone, che ha vinto con autorevolezza davanti alla Germania, seconda, e agli Stati Uniti, terzi. Il secondo titolo mondiale è stato vinto dal due senza femminile di Caterina Di Fonzo e Aisha Rocek che, oltre a conquistare l’oro conducendo dall’inizio alla fine la gara, ha anche migliorato il record di specialità che era stato fissato dagli USA nelle batterie di questo mondiale junior. Il terzo mondiale è arrivato dal singolo di Clara Guerra che, durante tutti i duemila metri, non ha mai avuto un attimo di esitazione e ha chiuso la gara con 4″57 di vantaggio sulla Germania seconda davanti all’Olanda. Per l’Italia è stato il primo titolo iridato vinto in questa specialità con relativo record fissato, sempre da Clara Guerra, nella prima giornata di gare del mondiale.

L’argento è stato vinto, invece, dal quattro senza femminile, di Laura Meriano, Benedetta Faravelli, Ludovica Braglia e Lara Maule, piazzatesi a ridosso della Germania la quale ha vinto l’oro sull’Italia per soli 98 centesimi di vantaggio. Una gara, per le quattro azzurre, condotta sempre all’attacco delle tedesche e solo il traguardo ha messo fine alla loro progressione. Le tre medaglie di bronzo sono state vinte dal doppio maschile, di Emanuele Giarri e Marcello Caldonazzo che, nella seconda parte di gara, è riuscito a sfilare su Bielorussia e Ungheria e a piazzarsi al terzo posto subito dietro Germania e Nuova Zelanda, rispettivamente seconda e prima. Gli altri due bronzi sono arrivati, invece, dalle donne: dal doppio di Nicoletta Bartalesi e Giovanna Schettino, terze a solo 23 centesimi dalla Grecia che le ha precedute sul podio dopo una gara che si è conclusa con un forte rush finale, mentre l’oro è andato agli Stati Uniti.

L’ultimo bronzo lo ha conquistato l’ammiraglia rosa, che imbarcava Linda De Filippis, Greta Martinelli, El Idrissi Khadija Alajdi, Alice Rossi, Claudia Cabula, Letizia Tontodonati, Beatrice Millo, Giorgia Pelacchi e Camilla Mariani al timone. Una gara che ha visto la barca azzurra mantenere la posizione dall’inizio alla fine anche se non ha mai smesso di pungolare le battistrada cercando di migliorare il terzo posto mai in discussione. Terzo posto mancato per un filaremo – gergo col quale si indica il momento in cui la pala non riesce ad uscire dall’acqua e può accadere che si blocchi, come è successo in questo caso, oppure si rompa il remo e si rovesci la barca – preso nell’ultimissima parte dal quattro senza di Lanzavecchia, Della Valle, Benini, Serio, che ha chiuso al sesto posto.

Le altre due barche finaliste maschili si sono piazzate entrambe al quinto posto: l’otto, formato da Enrico Flego, Jacopo Frigerio, Lorenzo Gaione, Danilo Amalfitano, Nunzio Di Colandrea, Leonardo Radice Karoschitz, Giovanni Balboni, Matteo Sandrelli e Riccardo Zoppini al timone, e il due senza di Tiziano Prelazzi e Antonio Schettino. Nella finale B, dal settimo al dodicesimo posto, il quattro di coppia femminile, di Ottavia Ravoni, Alessandra Montesano, Elisa Mondelli e Giulia Mignemi si è piazzata al secondo posto (ottavo assoluto).

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